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In Etiopia non ha piovuto per cinque stagioni consecutive. La Regione del Borena, nello Stato Regionale dell’Oromia, è fra quelle colpite in modo più pesante; qui vive oltre 1 milione di persone. Il 91% della popolazione risiede in aree rurali e vive di allevamento e piccola agricoltura.

Cinque stagioni delle piogge mancate hanno causato un vero e proprio disastro naturale che ha messo a repentaglio le coltivazioni e, di conseguenza, la vita stesse di persone e animali.

La mancanza d’acqua ha accresciuto il rischio di malattie come il colera, aumentato a dismisura. Settimana dopo settimana, senza più acqua, i raccolti e i pascoli si sono ridotti sempre di più, fino a divenire praticamente inesistenti, fino a quando per molti piccoli agricoltori e pastori non c’è stato più niente da mangiare. Tantissime famiglie hanno lasciato le loro comunità e si sono affidate all’aiuto umanitario.

Poi, dopo cinque stagioni di assoluta siccità, è arrivata una pioggia ininterrotta e violentissima. I terreni aridi e prosciugati non sono riusciti a trattenere l’eccesso di acqua. Molte persone hanno perso la vita, la casa e gli animali.

Secondo OCHA – l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari – solo negli ultimi due anni oltre 500.000 persone hanno dovuto abbandonare il Borena per non morire di fame. 

Noi del CISP siamo in Etiopia dal 1983.

Lavoriamo instancabilmente ogni giorno, da anni, per distribuire acqua e cibo, per avviare coltivazioni sostenibili, per vaccinare gli animali, per nutrire le bambine e i bambini che non riescono a crescere, per alleviare l’insicurezza alimentare di intere famiglie, per ridurre l’impatto dei fenomeni climatici estremi, per aiutare le comunità a ricostruire dopo i disastri. Per crescere insieme alle persone.